Fotovoltaico che conviene [La Nuova Sardegna - Nuoro]
Tariffe incentivanti per le strutture avviate prima del dicembre 2008
ANTONIO BASSU
NUORO. Mentre infuria la polemica sulle scelte relative all’energia pulita, il fotovoltaico che produce energia elettrica, nonostante l’incentivo statale, fatica ad imporsi. In Sardegna gli impianti fotovoltaici in funzione sono appena 110, di cui appena 10 in provincia di Nuoro. A dotarsene sono abitazioni medio-piccole, mentre a livello industriale se ne contano solo 2 nella zona di Villacidro.
In Lombardia, invece, gli impianti in azione sono oltre 1000. Tutto questo nonostante il sole sia la materia prima. Ed in particolare per la Sardegna. L’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici, entrati in esercizio dopo il 13 aprile 2007 e prima del 31 dicembre 2008, hanno diritto a una tariffa incentivante. Quella maggiore viene riconosciuta agli impianti domestici di meno di 3 Kw, integrati architettonicamente. Quella più bassa è invece riconosciuta ai grandi impianti, non integrati architettonicamente.
«Le tariffe - spiega l’ingegner Giampiero Pittorra - sono erogate per un periodo di 20 anni, a decorrere dall’entrata in esercizio dell’impianto, e rimangono costanti per l’intero periodo, senza subire aggiornamenti Istat. Per gli impianti che entreranno in esercizio dal 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2010, ci sarà una decurtazione del 2% per ciascuno degli anni di calendario successivi al 2008, rimanendo costanti per i 20 anni di erogazione dell’incentivo. In aggiunta il soggetto responsabile dell’impianto potrà contare su un ulteriore significativo vantaggio economico, utilizzando l’energia prodotta per la cessione in rete; per i propri autoconsumi; per lo scambio sul posto con la rete elettrica, ma per i soli impianti di potenza fino a 20 Kw. I problemi, almeno per la realizzazione degli impianti fotovoltaici nelle case di civile abitazione, sono altri. Cioè il reperimento dei soldi necessari nelle banche. L’incentivo statale per l’energia prodotta dall’impianto va da 0,40 euro per Kw prodotto fino allo 0,49, secondo l’impianto e la potenza. L’incentivo durerà 20 anni (con un abbassamento del 2% a partire dal 2009). Mentre l’energia prodotta verrà pagata a scadenze bimestrali. Sostanzialmente l’energia elettrica all’Enel non sarà pagata fino a quando la produzione dell’impianto sarà uguale al consumo».
Per un impianto da 3 Kw, l’utente riceve 2000 euro all’anno come incentivo, registrando, in più, il risparmio sulla bolletta annua Enel, valutata in 800 euro. Con l’incentivo si paga il costo dell’impianto, mentre in un decennio si recupera la spesa. Lo Stato, sostanzialmente, paga due volte. L’Apan ha sposato l’iniziativa della società “Tettosolare”, per cui ha deciso di organizzare a Pratosardo una serie di incontri per spiegare i vantaggi inerenti alla produzione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici, oltre a chiarire come accedere al credito attraverso l’Apan e la Cofin-Sarda. Tenendo conto che per gli impianti fino a 20 Kw, il nuovo decreto riconosce la tariffa incentivante alla totalità dell’energia elettrica prodotta, e non solo a quella autoconsumata.
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